INVECCHIAMENTO CUTANEO
L’invecchiamento cutaneo è l’insieme di tutte le modifiche istologiche e fisiologiche a carico della pelle che si verificano con il passare del tempo. Ci sono una infinità di fattori che prendono parte all’invecchiamento cutaneo e riguardo due processi distinti: il chronoaging e il photoaging.
INVECCHIAMENTO CUTANEO: Il chronoaging
L’invecchiamento cutaneo tempo-dipendente, definito più precisamente con il termine “chronoaging”, è tipico di tutte le nostre cellule ed è mediato dall’azione dei geni, dal metabolismo cellulare, dal livello di stress ossidativo e dalle variazioni ormonali.
I telomeri
La nostra conformazione genetica determina le basi su cui poggia la vitalità delle nostre cellule e dei nostri tessuti. Il patrimonio genetico influenza quindi la capacità di proliferazione cellulare, la quale è strettamente correlata alla qualità e alla lunghezza dei telomeri. I telomeri sono lunghe sequenze di DNA poste alle estremità dei cromosomi che hanno il compito di protegge questi ultimi da qualsiasi tipo di danno o di alterazione. Il cromosoma è un elemento importantissimo presente nel nucleo di tutte le nostre cellule e che ha funzione di contenere il DNA.
I telomeri tendono ad accorciarsi, in modo fisiologico, ad ogni divisione cellulare; tuttavia ci sono tantissimi fattori negativi che aumentano la velocità con cui i telomeri si accorciano. Più i telomeri si riducono e maggiore sarà il danno a carico del nostro patrimonio genetico.
Diete scorrette, stress ossidativo marcato, alterazioni ormonali, fumo di sigaretta, smog e consumo di alcool sono tutti fattori che determinano un più rapido accorciamento dei telomeri. Invece si è notato che la restrizione dietetica e la dieta vegetariana focalizzata sull’utilizzo di cibi integrali e a basso contenuto di zuccheri semplici, favoriscono l’allungamento dei telomeri.
I prodotti finali della glicazione
Il ruolo dell’alimentazione è fondamentale per ridurre l’impatto dell’invecchiamento cutaneo; infatti il consumo eccessivo di zuccheri semplici stimola la formazione dei prodotti finali della glicazione avanzata, ovvero gli AGE. Gli AGE sono molecole che hanno origine dal legame tra gli zuccheri semplici e le proteine; in particolare quando si formano queste sostanze si ha la perdita della funzionalità della proteina stessa.
I fenomeni di glicazione tendono a colpire le proteine a lunga emivita come l’elastina e il collagene di tipo IV che sono tipicamente presenti nel tessuto cutaneo. La radiazione solare accentua fortemente la glicazione e così pure il consumo eccessivo di cibi fritti e di carne si traduce con un aumento dei livelli plasmatici di prodotti finali della glicazione.
Gli ormoni
La pelle è governata dall’azione degli ormoni e in modo particolare dagli androgeni, dagli estrogeni e dai progestinici.
Durante i processi di invecchiamento si assiste ad una sempre più ridotta produzione di ormoni da parte dell’organismo e quindi anche la pelle subisce delle potenziali conseguenze.
L’applicazione topica di estrogeni e progestinici può favorire la sintesi di alcuni tipi di proteine, migliorare l’idratazione, incrementare l’elasticità cutanea e ridurre i processi infiammatori. Tuttavia, a differenza di quanto decantano in molti, al giorno d’oggi si conosce ancora molto poco sull’attività cutanea degli ormoni e soprattutto dei loro potenziali effetti collaterali.
INVECCHIAMENTO CUTANEO: Il photoaging
L’invecchiamento cutaneo provocato dai danni della radiazione solare è definito con il termine di photoaging. Questo tipo di fenomeno interessa solo le aree esposte al sole e quindi il viso risulta la regione corporea più colpita.
Il danno solare provoca delle modifiche incredibili su tutta l’impalcatura proteica e cellulare della pelle; in particolare la radiazione UVA è capace di colpire il derma mentre la radiazione UVB provoca gravi infiammazioni a carico dell’epidermide.
Con il photoaging si assiste ad un aumento della proliferazione dei fibroblasti nel derma ma sia la loro struttura che la loro funzionalità appaiono compromesse. I processi infiammatori destabilizzano in modo molto marcato la sintesi proteica e riducono la capacità di trattenere acqua negli strati vitali della pelle.
Le conseguenze del danno solare non sono quindi solo estetiche ma risultano ben più gravi in quanto la radiazione solare è la principale causa dello sviluppo dei tumori cutanei; infatti i raggi UV provocano mutazioni a carico del DNA ed un aumento dello stress ossidativo.
È quindi essenziale proteggere sempre la pelle dal sole con una opportuna protezione solare e con creme capaci di ridurre lo stress ossidativo a carico dell’epidermide.

A cura del
dott. Michele Moggio
Direttore Scientifico Voxal Corporation
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